I Santo Barbaro nascono nel 2007 come formazione di stampo folk sperimentale. Pieralberto Valli (voce, chitarra, piano, campioni), fondatore del gruppo, è accompagnato da Marco Frattini (batteria, percussioni), Francesco Tappi (basso, contrabbasso) e Giacomo Toni (pianoforte, chitarre).
L’esordio discografico è del 2008 con un album autoprodotto intitolato “Mare morto”, accolto dalla critica come uno dei migliori dischi dell’anno. Il tema dello straniero rappresenta il cuore centrale dei testi presenti nell’album, che viene stampato in un libretto corredato dalle foto visionarie di Francesco Fantini. Anche se privi di etichette discografiche o agenzie, i Santo Barbaro riescono a farsi conoscere in tutta Italia con numerosi concerti che li portano anche a un tour nei Balcani nell’estate nel 2008.
Nel marzo 2010 “Mare Morto” viene ristampato dalla Ribéss Records, accompagnato da una raccolta di racconti intitolati “Un giorno passo e ti libero”. Le due stampe vengono inserite in un cofanetto arricchito dalle illustrazioni di Alessandro Degli Angioli. Ma si tratta solamente di una anticipazione del nuovo disco in uscita.
Valli decide di rifondare il gruppo per l’occasione e si affida alle macchine e ai sintetizzatori di Franco Naddei (già autore del mix di mare morto) e alle percussioni di Diego Sapignoli (Vinicio Capossela, Pan del Diavolo, Aidoru). Il risultato è “Lorna”, pubblicato nel dicembre 2010, sempre per Ribéss Records. L’anima folk sperimentale del primo disco rimane come traccia inglobata in strutture elettroniche a volte liquide, a volte spigolose. Anche in questo caso la critica è unanime nel considerare l’album come uno dei migliori dell’anno. Seguono una serie di concerti in duo (Valli – Naddei) che percorrono tutta la penisola all’insegna di una sperimentazione costante fatta di campionamenti in diretta e di deformazioni delle strutture dei pezzi originali. Nell’estate del 2011 il gruppo torna di nuovo in studio. Valli e Naddei decidono di lavorare a un disco a quattro mani che li vede impegnati per quasi un anno. Nasce “Navi” (Cosabeat Studio), lavoro nel quale l’anima cantautorale degli inizi viene definitivamente superata a favore di una sorta di post-cantautorato dove parole e suono si amalgamano, le strutture elettroniche si fanno ipnotiche ed emergono reminescenze post-punk, industrial e new-wave.
Dopo “Navi”, disco nato da un anno di duro lavoro in studio, Valli e Naddei decidono di fermare il progetto Santo Barbaro. Negli ultimi mesi del 2013, però, una manciata di nuove canzoni che nascono velocemente dalla penna di Valli (insieme ad un romanzo di prossima pubblicazione) inducono quest’ultimo a ridare vita ai Santo Barbaro con un’idea di realizzazione di un nuovo disco radicalmente diversa dal precedente lavoro: registrare le canzoni con una band di nove elementi in soli due giorni. Nasce così “Geografia di un corpo”, in uscita su diNotte Records a novembre 2014.
Hanno partecipato:
Pieralberto Valli: voce, chitarra, pianoforte, batteria
Franco Naddei: synth, elettronica
Michele Camorani: batteria
Matteo Teio Rosetti: batteria, voce
Diego Sapignoli: percussioni
Lucia Centolani: percussioni
Francesco Tappi: basso
Roberto Villa: basso
Michele Bertoni: chitarra
Giuseppe Righini: voce
Musica: Santo Barbaro
Testi: Pieralberto Valli
Arrangiamenti: Franco Naddei